Ho già scritto in merito alla mostra di Marcello Carrà presso la MLB Home Gallery, ispirata all’ “Agnus Dei” di Zurbaràn, ma ora vogliamo sapere dall’artista come si è sviluppato il suo percorso negli ultimi anni.
Marcello, lo rammentiamo, è uno degli artisti con cui la MLB home gallery ha instaurato una collaborazione molto intensa: di recente la galleria di Maria Livia Brunelli ha ospitato diverse mostre del giovane ferrarese, un talento in ascesa, con uno stile e una tecnica del tutto particolari.
Marcello stesso ci racconta che il percorso sugli insetti, indagati negli ultimi anni tramite la penna biro, è partito da un’esperienza di tipo pittorico, con l’inserimento, a pennello e con il colore a olio, di queste piccole creature su fotografie di architetture contemporanee. L’esito di questo intervento è stato di nuovo fotografato, e le opere sono state poi esposte presso una collettiva di giovani artisti nel 2008.
“L’indagine sugli insetti è continuata – racconta Marcello – con l’utilizzo della penna Bic, su carta e su legno, uno strumento che mi è servito per indagarli più a fondo e studiarne l’anatomia, collegandomi ai temi della caducità e della noncuranza con cui noi li eliminiamo. Mi interessava il rapporto di scala tra l’insetto e l’uomo, nel quale ovviamente l’insetto risulta inevitabilmente sfavorito. La morte di un insetto è un comunque la morte di essere vivente, anche se minuscolo, eppure noi rimaniamo indifferenti quando li schiacciamo con noncuranza”.
Nei cicli successivi Marcello mantiene l’interesse per gli animali, disegnando scrofe e maiali, sempre attraverso una riflessione sul rapporto tra animale e uomo: il maiale è sacrificato semplicemente per il piacere alimentare dell’uomo. In Marcello c’è, in questi primi cicli di opere, un continuo rimando al mondo animale, all’analisi e al rispetto di una fauna sfavorita nel rapporto con l’uomo.
Questo tema ritorna anche nel successivo lavoro sui cambiamenti climatici che coinvolgono il pianeta, e che complicano l’esistenza della fauna e della flora marina: così, associando opere su maiali e pesci nella mostra tenutasi alla MLB Home Gallery all’inizio del 2012 dall’ironico titolo “Né carne né pesce” Marcello mette a confronto il mondo marino con quello terrestre.
In seguito l’artista, dopo il terremoto che ha colpito Ferrara nel maggio 2012, inizia un ciclo di opere ispirato a Peter Bruegel il Vecchio, pittore fiammingo del ‘500, rivisitandone i dipinti più noti, in cui elimina l’elemento umano, come se i personaggi fossero tutti fuggiti per le scosse, inserendo elementi di rovina come il crollo parziale dei fabbricati.
La mostra allestita fino al 1° dicembre presso la MLB Home Gallery, come già abbiamo detto nel post precedente, è invece una rivisitazione dell’ “Agnus Dei” di Zurbarán – Agnello di Dio -, attualmente esposto a Palazzo dei Diamanti. L’Agnus Dei, che rappresenta un simbolo di purezza, essendo emblema del Figlio di Dio, viene rielaborato da Marcello, che ne stravolge il significato originale: ogni opera esprime la crisi di valori della società contemporanea, che è in decadenza non solo per motivi di carattere economico, ma soprattutto per ragioni di carattere morale. L’interpretazione di questo concetto è elaborata dall’artista in maniera eccellente sia dal punto di vista grafico che simbolico. Marcello rappresenta quindi il “caos”, “la tristezza”, “l’incomprensione”… con la leggerezza e quel tocco di ironia che gli sono caratteristiche.
Un invito: chi viene a Ferrara per la mostra su Zurbarán, che ci fa riflettere sulla crisi del ‘600, non può fare a meno di visitare la mostra di Marcello Carrà, che riflette invece sulla crisi attuale.
Maria Livia Brunelli e Marcello Carrà vi aspettano.
Sito Ufficiale MLB Home Gallery
Eugenia Neri
Molto interessante! Complimenti!
Grazie Matteo è stato un piacere intervistare Marcello, è una persona calma e gentile, esprime le stesse emozioni nelle sue opere…